Descrizione
l cannabidiolo interagisce con il sistema endocannabinoide, che approfondiremo a breve, favorendo il rilassamento muscolare e distendendo i nervi.
Il cannabidiolo riesce ad interagire con il sistema endocannabinoide favorendo il rilassamento muscolare e distendendo i nervi.
Non ha effetti collaterali ma possiede numerose virtù.
Ha proprietà antinfiammatorie, è un potente antiossidante e riesce ad allentare gli stati di ansia.
Vista l’interazione con il sistema nervoso centrale, svolge un’azione miorilassante. Questo permette di gestire meglio gli stati di agitazione e le tensioni muscolari.
Risulta efficace per combattere lo stress e affrontare situazioni ansiogene e, in più, migliora l’umore e favorisce la concentrazione per le sue caratteristiche energizzanti a basse concentrazioni.
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, aiuta l’organismo ad accelerare il recupero dopo l’attività fisica o i traumi.
Svolge un’azione spasmolitica ed è estremamente valido nel trattamento del mal di testa, dei dolori mestruali, degli spasmi addominali e in caso di infiammazione delle vie respiratorie.
Agisce sul metabolismo ed è molto utile in associazione ad un’alimentazione regolare e controllata.
Stimola lo scioglimento dei grassi nel tessuto adiposo e aiuta a regolarizzare l’appetito.
Inoltre, permette di ridurre il tasso di glicemia, i trigliceridi e il colesterolo nel sangue.
A livello cutaneo, il CBD riesce a interagire con il sistema endocannabinoide esterno per cui è efficace come antiossidante e aiuta a lenire gli stati infiammatori della pelle.
L’olio di CBD è noto anche per le sue proprietà antiemetiche, per cui è indicato per ridurre i sintomi di rigetto.
Per le sue proprietà anticonvulsivanti, trova largo impiego nel trattamento dell’epilessia e della sindrome di Dravet.
Come agisce l’olio di CBD sul corpo umano? Cosa dicono le ricerche svolte?
Il CBD viene estratto direttamente dalla pianta di cannabis e produce effetti nel corpo umano poiché interagisce con il sistema endocannabinoide. L’organismo produce già delle sostanze simili ai cannabinoidi, chiamate endocannabinoidi. Esattamente come questi ultimi, i cannabinoidi si legano ai recettori CB1 e CB2 del sistema nervoso.
I recettori CB1 sono quelli che regolano il pensiero, l’umore, le emozioni, il dolore, l’appetito e il movimento. Invece, i recettori CB2 riguardano il sistema immunitario e la risposta antinfiammatoria.
Se il corpo umano produce una corretta quantità di endocannabinoidi, possiamo dire che si trova in salute. Tuttavia, può capitare che queste sostanze scarseggino e che il corpo inizi ad ammalarsi. Gli scienziati hanno scoperto che i cannabinoidi possono colmare questa mancanza andando a curare un malessere o una patologia alla radice.
In questo modo il CBD si distingue da tutti gli altri farmaci tradizionali.
Se i farmaci curano solamente i sintomi, il CBD elimina il problema riportando il corpo al suo originario equilibrio. Ecco perché viene utilizzato nella medicina alternativa da oltre cinquemila anni.
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